"IL CONFRATELLO" - Numero 31 di marzo 2024
Periodico dell'Arciconfraternita del SS. Crocifisso e Monte dei Morti in Sessa Aurunca (CE)
Articolo del dott. Francesco Stanzione
Prima di una domenica sera di settembre del 2002, di Sessa Aurunca
conoscevo, anche attraverso internet, solo che vi si svolgesse, caso unico in
Campania, una processione dei Misteri con più statue simile alle tante che,
nella giornata del Venerdì Santo, si tengono in Puglia. Avevo altresì nella mia
biblioteca, tra i tanti libri su Confraternite e Riti Pasquali, anche un
pregevole volume dal titolo "La
Settimana Santa a Sessa Aurunca" a cura di Pietro Perrotta, edito nel
1986, attraverso cui mi ero da tempo incuriosito di quella processione.
Ebbene, come dicevo, quella sera di settembre ero seduto alla mia
scrivania quando mi giunse una insolita telefonata che ricordo come fosse ora: "Pronto, parlo con il dott. Francesco
Stanzione?"... ed io: "Sì,
mi dica, chi è lei?" - "Sono
Vincenzo Ago, dell'Arciconfraternita del SS. Crocifisso di Sessa Aurunca e,
siccome stasera siamo venuti a cantare il Miserere nella sua zona, avendo
sentito parlare di lei come un grande appassionato della Settimana Santa,
volevo conoscerla e salutarla. Purtroppo ora è tardi e dobbiamo ritornare a
Sessa, ma non mancherà in seguito di risentirci". Gli risposi che la
cosa mi sorprendeva e, tra l'altro, gli riferii che un paio di anni prima ero
stato candidato come Priore dell'Arciconfraternita della Morte di Molfetta, che
per un solo voto non ero stato eletto e che c'era una grossa probabilità di
essere ricandidato alla fine del 2003.
Vincenzo Ago mi augurò di realizzare il mio desiderio, mi lasciò il
suo recapito telefonico (io non so ancora chi gli fornì il mio) e la cosa cadde
qui fino a quando...
Fino a quando nel dicembre 2003 fui eletto Priore
dell'Arciconfraternita della Morte ed una sera, ricordandomi della telefonata
dell'anno precedente, composi quel numero telefonico comunicandogli l'avvenuta
elezione (intanto io mi ero documentato su di lui, scoprendo quale grande
persona egli fosse).
Passarono alcuni anni e, agli inizi del 2008, gli ritelefonai perché
era mia intenzione realizzare uno scambio di visite tra la mia e la sua
Arciconfraternita. Mi mise in contatto con il figlio Pasquale, divenuto subito,
con il fratello Rosario, uno dei miei amici più cari e, tra aprile e giugno di
quello stesso anno, la confraternita sessana fu ospitata presso la chiesa del
Purgatorio di Molfetta e quella molfettese presso la chiesa di San Giovanni a
Villa di Sessa Aurunca.
Fu questo l'inizio di un grandissimo rapporto di amicizia con la
famiglia Ago e con tanti altri confratelli dell'Arciconfraternita del SS. Crocifisso, che è poi sfociato nella mia
nomina a confratello onorario di quel sodalizio il 16 marzo 2012, essendo
Priore il carissimo amico Luigi Fiordaliso, con la motivazione: "per aver diffuso su internet la
Cultura della Settimana Santa e per il suo profondo attaccamento
all'Arciconfraternita del SS. Crocifisso ed alle tradizioni quaresimali di
Sessa Aurunca".
Purtroppo i 270 chilometri circa che separano Molfetta da Sessa
Aurunca non mi permettono di essere presente come vorrei alla vita
confraternale del Sodalizio nel quale sono stato da tutti accolto come se fossi
stato sessano anch'io, fin da quando nel 2008 ho cominciato a frequentare
annualmente le "cene del
Miserere" nei venerdì di marzo. Nondimeno ho partecipato diverse volte
anche alla processione penitenziale del Martedì Santo e al Cammino Regionale
delle Confraternite campane a Pietrelcina nel settembre 2015.
Essendo comunque da un po' di tempo a questa parte, per motivi di età,
un po' più libero dal mio lavoro, spero di riuscire nell'intento di essere a
Sessa Aurunca dal Lunedì al Mercoledì Santo del prossimo anno, per vivere da
confratello quei momenti, indossando l'abito di rito anche durante la funzione
dell'Ufficio delle Tenebre a cui da sempre desidero assistere.
Essere confratello onorario dell'Arciconfraternita del SS. Crocifisso
è quindi per me un grande motivo di orgoglio e, non lo nascondo, a Sessa
Aurunca riscontro un ambiente molto più confraternalmente amichevole che non nella
mia Molfetta, ma tant'è... "nemo
propheta in patria".
Franco Stanzione