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DUNQUE, DOVE ERAVAMO RIMASTI?

"LA DOMENICA DEI MISTERI" - Speciale Corpus Domini 2023 Campobasso



Articolo del dott. Francesco Stanzione


I più anziani ricorderanno certamente che dal 1977 al 1983 su RAI 2 andò in onda un seguitissimo programma televisivo dal nome "Portobello", condotto da Enzo Tortora che, a causa di una infondata accusa di associazione camorristica e spaccio di droga, fu prima allontanato dalla RAI e successivamente arrestato e detenuto ingiustamente in carcere per sette mesi.
A distanza di quattro anni dall'ultima trasmissione, riconosciuta nel 1986 la sua totale estraneità ai fatti ed assolto con formula piena, nel 1987 Enzo Tortora poté riprendere la conduzione di "Portobello" e all'inizio della prima puntata pronunciò questa frase: "Dunque, dove eravamo rimasti?".
Queste sono le parole che il 19 giugno dello scorso anno, varcando il cancello del Museo dei Misteri, mi sono venute alla mente, accompagnate da qualche spontanea lacrima, fortunatamente nascosta sotto gli occhiali da sole, dopo il fermo forzato a causa dell'epidemia da Covid.
Una volta superato questo momento, mi aspettavo di provare altrettanta forte emozione rincontrando e salutando gli amici che da anni si prodigano nel continuare la tradizione dei Misteri nel giorno del Corpus Domini; invece no... stranamente tutto mi è sembrato come mai interrotto, come se da quell'ultima volta del 23 giugno 2019 non fossero passati ben tre anni.
Non ho vissuto una situazione emozionale diversa dalle precedenti, motivata dall'esserne stato privato per lungo tempo, ma di colpo sono stato proiettato in quel vortice di sensazioni sempre uguali che provo annualmente nel rivedere sempre le stesse scene: le mamme con le ghirlande di fiorellini che cingeranno la testa degli angioletti posti sui Misteri, le solite truccatrici che anneriscono le facce dei diavoli, gli stessi che inseguono improvvide donzelle ed il sindaco per imprimergli sul volto la traccia della loro "carezza", gli addetti al servizio di sicurezza che centellinano gli ingressi nel Museo durante la preparazione dei Misteri e, per finire... l'inossidabile Giovanni Teberino alle prese con la vestizione del Mistero di Sant'Isidoro.
L'anno scorso ho voluto rivedere l'uscita del primo Mistero dalla strada, così come la mia prima volta nel 2009 (da allora l'ho sempre vista dall'interno del Museo), e devo però dire che qualche altra lacrima mi ha inumidito gli occhi quando Sant'Isidoro fu sollevato e di corsa portato su via Trento con le note del "Mosè" di Rossini.
E poi la corsa verso il centro storico per trovare il posto davanti alla casa del Di Zinno e assistere alla annuale commemorazione con la tromba che esegue il "Silenzio", le tante altre corse per ritornare a Sant'Isidoro dopo il passaggio del Sacro Cuore , il tredicesimo Mistero, e rivedere sempre dall'inizio la sfilata, fino ad arrivare alla sosta presso il Municipio.
Il giorno del Corpus Domini, 11 giugno 2023, i Misteri ripercorreranno per l'ennesima volta le strade di Campobasso, riproponendoci le emozioni che sempre, da quasi tre secoli, sanno trasmettere a noi che li ammiriamo in tutta la loro bellezza e ripartendo esattamente da "dove eravamo rimasti" l'anno scorso.
La forza della "Tradizione" sta infatti proprio nella capacità di riproporsi nel tempo immutata, nella pedissequa osservanza di ogni espressione e gestualità: un qualsiasi mutamento inizierebbe un inarrestabile processo di involuzione fino a determinarne la fine.