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TRIGESIMO DEL CONFRATELLO VITO DONATO PANSINI

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COMMEMORAZIONE DEL PRIORE
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Chiesa del Purgatorio - Molfetta, 18 luglio 2009
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Ho delegato il mio componente Onofrio Sgherza a leggere quanto segue, a motivo della mia assenza da Molfetta per le ferie programmate già da diversi mesi.
Non di meno voglio ugualmente essere presente qui stasera, pur spiritualmente, perchè si celebra, purtroppo, il trigesimo di un carissimo confratello quale era Donato, al quale volevo bene sia per averlo visto nella nostra Arciconfraternita sin da piccolo, sia per essere il figlio di un carissimo amico quale è Saverio, al quale sono profondamente riconoscente per la squisita cortesia che ha sempre avuto nei miei confronti, sia prima che ancor più dopo che sono diventato Priore.
Voglio quindi, perché sento di farlo, ricordare brevemente a tutti voi presenti la figura di Donato attraverso il rapporto che ha avuto col sottoscritto.
E dico subito che Donato era veramente legato alla Confraternita ed alla Madonna Addolorata; lo si capiva dall’ entusiasmo che aveva durante il corso di preparazione alla Vestizione, avvenuta sotto la mia Amministrazione, e dallo sguardo che aveva la sera della Vestizione stessa, quando mi disse: “e ora, Priore, preparati che appena sorteggerò, uscirò sotto alla Madonna” … ma sapeva benissimo che doveva aspettare tre anni.
L’ anno scorso sorteggiò per la prima volta, ma con esito negativo.
Chi più di Saverio può testimoniare la delusione che ebbe Donato di fronte al dover aspettare un altro anno? E chi più di Saverio può dire la felicità di Donato quando quest’ anno ha coronato il suo sogno, facendo la ritirata della Addolorata?
Quando quest’ anno terminò la Bussola, felicissimo mi disse: “hai visto Priore che sono uscito? … era ora!!!”.
Donato lo ho conosciuto come un ragazzo di spirito e dalla battuta facile, e mi piace qui ricordare come ogni volta che lo vedevo mi divertivo a chiamarlo col suo nome completo … Pansini Vito Donato Cosimo Damiano … e lui, recependo lo scherzo, mi rispondeva a tono dicendo: “ … che così mi devi chiamare”.
Non voglio aggiungere altro perchè ormai le parole non servono più, ma voglio assicurare Saverio e quanti vollero bene a Donato, che ogni volta che mi ricordo di lui, rivolgo a Dio una preghiera in suo suffragio; la preghiera vale molto più che le parole da me dette questa sera.
Concludo dicendoti, per l’ ultima volta … carissimo Vito Donato Cosimo Damiano … che ti ricorderò per sempre, con tanta simpatia ed affetto.

----------------------- Francesco Stanzione - Priore Arciconfraternita della Morte