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STATUTO E REGOLAMENTO Arciconfraternita della Morte

EDIZIONI MEZZINA MOLFETTA (gennaio 2006)

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La parola del Priore dell' Arciconfraternita della Morte
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Non è possibile conoscere esattamente cosa dissero tra loro, in quel 26 aprile dell' anno 1613, i trentotto cittadini molfettesi convenuti presso il Convento di San Francesco, nel cui chiostro attualmente ha sede il mercato ittico, per dar vita alla Confraternita della Madonna del Pianto, giunta ai nostri giorni dopo quasi quattro secoli col nome di Arciconfraternita della Morte.
Possiamo immaginare che possano essersi riuniti di sera, dopo aver lavorato tutta la giornata, giacchè a quei tempi il lavoro lasciava poco spazio a tutte le altre occupazioni, e che presumibilmente appartenessero per lo più ad un ceto artigiano , considerando colui che scelsero come primo priore, tale "mastro" Simino de Messina.
Possiamo anche ipotizzare che, essendo lo scopo del nascente sodalizio dare una degna e cristiana sepoltura ai poveri, gli iscritti potessero essere persone di agiata condizione economica.
Una cosa è sicura: in quella circostanza, subito dopo aver individuato lo scopo di quel congregarsi, quei trentotto neo confratelli stabilirono delle norme che disciplinassero la loro benemerita azione.
Da allora le regole che hanno orientato l' attività dell' Arciconfraternita della Morte sono cambiate diverse volte, adattandosi alle diverse epoche ed alle mutate esigenze sociali e dei confratelli stessi.
Addirittura lo scopo originario non è più tale, essendo oggi la sepoltura garantita a tutti i cittadini, e si può certamente dire che la devozione ai dolori di Maria Santissima è la principale cura a cui attualmente i confratelli della Morte si dedicano.
Vero è che il mondo cambia e va avanti, ma pur nelle dovute e giuste trasformazioni delle Regole e dei costumi, il fine ultimo dell' Arciconfraternita della Morte è rimasto immutato e tale rimarrà in futuro: la gloria di Dio e la nostra salvezza, vivendola e celebrando sempre la Pasqua del Signore.
E' in questa ottica che l' attuale Amministrazione, a seguito di una ulteriore revisione del Regolamento Interno dell' Arciconfraternita della Morte, ha voluto mediante la realizzazione di questo libretto, dare uno strumento di consultazione a tutti i Confratelli, affinchè attraverso la sua lettura si rendano consapevoli del ruolo che essi stessi hanno scelto di avere nella Chiesa di Dio al momento della adesione a questo antico Sodalizio.
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........................................... Francesco Stanzione - Priore Arciconfraternita della Morte
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