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L'ASSOCIAZIONE FEMMINILE "MARIA SS. ADDOLORATA" E LA SETTIMANA SANTA MOLFETTESE


"L' Altra Molfetta" di aprile 2019

Articolo del dott. Francesco Stanzione
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Con l’approssimarsi della Santa Pasqua è ormai prassi consolidata che la stampa locale offra ai suoi lettori un inserto speciale sulla Settimana Santa molfettese.
Similmente, da qualche anno a questa parte, anche l’avv. Tommaso Poli, figura storica de “L'Altra Molfetta”, mi richiede il contributo di un articolo all’appena citato inserto, probabilmente sovrastimando le mie capacità in campo letterario ... ma contento lui!
Dopo una sgradevole e minacciosa telefonata da parte di una persona, lo scorso anno, a seguito di un mio articolo tratto, per la medesima occasione, da una mia precedente pubblicazione, e dovuta al fatto che qualcuno vorrebbe attribuire alla verità storica il significato che più gli fa comodo, avevo deciso di non pubblicare più nulla, con la mia firma, su qualsivoglia stampa locale.
Questa mia intenzione la avevo già da qualche tempo comunicata all’amico Tommaso, che è però pervicacemente tornato alla carica.
Non volendolo scontentare e, nel contempo, non volendo scuotere la delicata sensibilità di chi non sa leggere o interpretare nella giusta maniera quello che legge, ho pensato questa volta di non trattare i soliti triti e ritriti argomenti sulle tradizioni quaresimali, sulle processioni o sulle statue, ma di offrire ai lettori qualcosa di diverso.
Infatti, una realtà per lo più sconosciuta, o nel migliore dei casi poco conosciuta, tra i cultori dei riti della Settimana Santa molfettese, è rappresentata dall'Associazione Femminile “Maria SS. Addolorata”, che condivide la sede con l’Arciconfraternita della Morte nella Chiesa del Purgatorio.
Questa Associazione, che vanta tra l’altro ben 550 iscritte, pur essendo completamente indipendente dall’Arciconfraternita della Morte, ha anch’essa un ruolo durante la celebrazione dei riti quaresimali e della Settimana Santa.
La sua presenza in pubblico si materializza dietro la “Croce” solo nella processione della Addolorata del Venerdì di Passione, al seguito di un proprio “Stendardo”.
In questa processione, contrariamente a quelle del Venerdì e del Sabato Santo che vedono la partecipazione di soli uomini, vi è sempre stata la presenza di molte donne che precedono la lunga teoria dei confratelli della Morte.
Succedeva però, fino agli anni trenta del secolo scorso, che queste donne, semplici devote non organizzate in associazione, creavano un po’ di disturbo ed intralcio al corretto svolgersi della processione, per cui per qualche anno si pensò di farne precedere le file da uno “Stendardo” con l’immagine di Maria Addolorata, a cura della stessa Arciconfraternita della Morte e fatto portare da una di loro; in tal modo queste donne avrebbero avuto un punto di riferimento e avrebbero proceduto più ordinatamente in processione.
Negli anni successivi, esattamente il 23 luglio 1940, venne eretta canonicamente da Mons. Achille Salvucci, Vescovo di Molfetta, l’Associazione Femminile “Figlie di Maria SS. Addolorata”, nata come “Sezione delle consorelle” dell’Arciconfraternita della Morte, con il fine di coltivare e diffondere il culto della B.V. Addolorata. Da questo momento in poi, acquisita autonomia giuridica, amministrativa e finanziaria, l’Associazione Femminile si dotò di un altro “Stendardo” che ancora oggi viene portato in processione dalle sue socie che, come un tempo, precedono le file dei confratelli.
Dalla sommità di questo partono sei lunghi cordoni dorati che terminano con altrettanti fiocchi ugualmente dorati, retti ognuno da una socia.
Bisogna inoltre ricordare che, fino alla metà degli anni settanta, pur esistendo già da molti anni l’Associazione Femminile, dietro la “Banda musicale” prendevano ugualmente posto anche altre donne che, per devozione alla Madonna, seguivano la processione con un cero in mano, per tutta la sua durata.
Dopo sessantacinque anni dalla sua costituzione, a seguito dell’approvazione ed entrata in vigore del nuovo Statuto e del relativo Regolamento in data 27 ottobre 2005, il nome del sodalizio è cambiato da Associazione Femminile “Figlie di Maria SS. Addolorata” ad Associazione Femminile “Maria SS. Addolorata”.
L’Associazione collabora con l’Arciconfraternita nella animazione delle celebrazioni liturgiche, curando il decoro degli arredi sacri e contribuendo alle spese di gestione della Chiesa del Purgatorio, ed è retta da un Consiglio Direttivo composto da una Presidente e quattro Consigliere, con il quale collabora un gruppo di quattordici “Zelatrici”.
Dal 1941ad oggi si sono succeduti otto Consigli Direttivi presieduti da:
1- D’Amato Crocetta Giulia (31/01/1941 - 14/01/1949);
2 - Iannone D’Alba Filomena (23/03/1949 - 28/12/1961);
3 - Palmiotti Bavaro Chiara (29/12/1961 - 26/11/1986);
4 - Gadaleta Antonia (05/01/1987 - 28/10/2000);
5 - Grillo Lucrezia (14/01/2001 - 18/09/2006);
6 - Pisani Francesca (19/09/2006 - 30/09/2011);
7 - Altamura Maria Carmela (01/10/2011 - 19/09/2016);
8 - Uva Mariangela (in carica dal 20/09/2016).
Il Consiglio direttivo e le quattordici “Zelatrici” assistono inoltre al rituale della cosiddetta “vestizione” delle statue della Addolorata e della Pietà che avviene tre volte.
La prima quando si deve allestire la statua della Pietà per il “Pio Esercizio in onore di Maria SS. della Pietà” che si tiene nelle prime quattro Domeniche di Quaresima;
La seconda quando, prima del Settenario della Addolorata, si veste la Vergine con l’abito portato in processione;
La terza quando, prima dell’allestimento del Sepolcro, la Pietà viene vestita con l’abito della processione.
Potrebbero queste tre circostanze sembrare di poco conto agli occhi di chi non frequenta gli ambienti confraternali, ma costituiscono un motivo di grande onore per chi vi partecipa e, a volte, anche di contrasto da parte di chi vorrebbe ma non può; la vestizione delle due Madonne compete infatti solo alle mogli dei tre amministratori dell’Arciconfraternita della Morte e all'anzidetto gruppo di socie della Associazione di Maria SS. Addolorata.

                                               dott. Francesco Stanzione