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LE FORME PER LE “SCARCELLE” DI GIULIO COZZOLI


"L' Altra Molfetta" di aprile 2019

Articolo del dott. Francesco Stanzione
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Non tutti sanno, o immaginano infatti, che un grande artista come Giulio Cozzoli, autore dei bellissimi simulacri portati in processione dall’Arciconfraternita della Morte durante la Settimana Santa e di imponenti monumenti in bronzo, presenti non solo a Molfetta ma altrove, si sia cimentato anche nella realizzazione di forme in cartoncino per le “scarcelle”, con ciò dimostrando ancora una volta il suo profondo legame con Molfetta e le sue tradizioni.
Sono venuto a conoscenza di ciò e, conseguentemente della relativa documentazione, grazie alla reciproca amicizia e stima tra me e la famiglia Cozzoli, erede del grande Maestro, che me ne ha voluto gentilmente fare partecipe, donandomene le copie, le cui riproduzioni fotografiche porgo ora all’attenzione dei lettori di questa rivista; ho voluto pubblicare qualcosa da vedere e non quindi da leggere, proprio per essere più “asettico” possibile e non indurre ad inutili fraintendimenti.
Un artista (musicista, pittore, scultore) tanto è più “grande” quanto più è poliedrico; basti pensare a Leonardo da Vinci che è stato pittore, scultore e scienziato allo stesso tempo, così come scultore, pittore ed architetto è stato ugualmente Michelangelo Buonarroti o, per non andare troppo lontano e soffermarsi sul contemporaneo, ad un musicista come Franco Battiato che sa passare da composizioni più leggere a musica molto più impegnata quale è quella lirica.
Ciò vale dunque anche per Giulio Cozzoli, scultore e pittore, che nella sua carriera artistica si è confrontato con lo stile classico, così come con quello futurista, ed è passato dalla realizzazione di statue in cartapesta alla traduzione in bronzo dei suoi modelli in gesso.
A questo punto potrebbe sorgere spontaneo chiedersi se sia stato opportuno pubblicare, tra foto ed articoli riguardanti i riti della Settimana Santa, un argomento profano come le “scarcelle”, un dolce che ricorda invece la fine di questo periodo. Io non penso che sia stato tanto fuori luogo, perchè si è comunque ricordato Giulio Cozzoli, il cui nome è così indissolubilmente legato alla nostra amata Settimana Santa che viene quasi da porsi una domanda: senza Giulio Cozzoli la nostra Settimana Santa sarebbe stata la stessa che oggi conosciamo?

                                          dott. Francesco Stanzione