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SOGNO DI UNA SERA DI FINE AUTUNNO

"LA DOMENICA DEI MISTERI" - Speciale Corpus Domini 2019 Campobasso


Articolo del dott. Francesco Stanzione


Prendendo parzialmente ed indegnamente in prestito da William Shakespeare il titolo di una delle sue opere più belle, "Sogno di una notte di mezza estate", scritta tra il 1593 ed il 1596, mi è sembrato quanto mai opportuno trasformarlo in "Sogno di una sera di fine autunno" per ricordare quanto avvenuto a Campobasso nella serata del 2 dicembre dell'ormai trascorso 2018.
Mi riferisco alla sfilata dei Misteri svoltasi straordinariamente nelle ore serali di una domenica tardo autunnale, già consegnata alla Storia, in occasione del 300° anniversario della nascita di Paolo Saverio Di Zinno (3 dicembre 1718).
L'idea era stata già concepita alcuni mesi prima e fino all'ultimo momento, pur entusiasmante, ha creato qualche perplessità di non poco conto, tenendo soprattutto presente che a Campobasso, in quel periodo, il clima e le temperature non si presentano quasi mai nelle migliori condizioni.
Eppure, quasi a voler tributare un ulteriore omaggio all'ideatore degli "Ingegni", la giornata è stata bella sin dall'inizio e ancor più lo è stata nel pomeriggio ed in serata, quando i Misteri hanno percorso il tragitto stabilito, ridotto proprio per il timore di condizioni atmosferiche poco favorevoli.
Intorno alle ore 15.00 i tredici "Ingegni", spogli, senza figuranti, sono stati trasportati dal Museo di via Trento al Palazzo San Giorgio e qui collocati sotto le arcate, in attesa del termine della S. Messa celebrata da S. Ecc.za Rev.ma Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso, nella Chiesa della Libera.
Subito dopo la S. Messa, "coram populo" è avvenuta la vestizione dei Misteri al termine della quale, al magico grido di "un, due, tre... scannett allert", da parte del capo squadra di Sant'Isidoro, la processione è partita; il momento è stato di una emozione unica ... il sogno era diventato realtà.
Per la prima volta nella storia, i Misteri avrebbero percorso le strade della città di sera, illuminati dalle luminarie di Natale, accese per l'occasione, e dando il via ai festeggiamenti per la nascita di Gesù; simbolicamente si può dire che il punto di arrivo dei Misteri di Campobasso è sempre Gesù Cristo, adorandolo sia nella Eucarestia che nel "Mistero" della Sua "Natività".
Ma il momento più bello è stato il giro intorno a piazza Vittorio Emanuele quando il tripudio della folla, di molto superiore a quella del giorno tradizionale del Corpus Domini, è giunto ai massimi livelli di partecipazione e di coinvolgimento emotivo; sarà indimenticabile, negli anni a venire, l'immagine dei bambini, nelle loro tutine e copricapo di lana, entrambi bianchi, quasi fiocchi di neve, vestiti da angioletti tra lo sfavillio delle luci natalizie.
Dopo il rientro dei Misteri nel Museo il sogno è svanito, cedendo il passo all'attesa per il Corpus Domini del 2019.
Infatti se è vero che "lo spettacolo dei Misteri, visto una volta, non può essere più dimenticato", è altrettanto vero che appena terminata la loro annuale corsa per le vie di Campobasso, non si vede l'ora che riprendano vita con il loro contorno di Santi, Angeli e diavoli. 

                                       dott. Francesco Stanzione