"PASQUA IN PUGLIA"
Edizione 2013
Edizione 2013
Articolo del dott. Francesco Stanzione
La Settimana Santa è una delle ricorrenze dell'Anno Liturgico più
sentite in tutte le città della Puglia, dalle più piccole alle più grandi.
Sicuramente l'apice delle celebrazioni religiose, per quanto riguarda
soprattutto le manifestazioni esterne, si ha nel corso della giornata del
Venerdì Santo, in genere con la processione dei Misteri, ma anche il Venerdì
antecedente la Domenica delle Palme, quello che un tempo era denominato di
Passione o dei Dolori, vede quasi in ogni località una processione dell'Addolorata
o della Desolata.
In Puglia la Settimana Santa si connota marcatamente per l’attivissima
presenza delle Confraternite laicali, sia dal punto di vista partecipativo ai
riti che della loro organizzazione.
Il movimento confraternale pugliese è davvero imponente; i dati della
Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia, con riferimento
all’anno 2012, riportano la presenza di duecentocinquantamila confratelli per
un totale di novecentoundici sodalizi.
Tra questi vi sono Confraternite molto numerose, alcune delle quali
arrivano a contare anche un migliaio e più di iscritti, come
l’Arciconfraternita del Carmine e la Confraternita dell’Addolorata a Taranto o
l’Arciconfraternita della Morte a Molfetta, in provincia di Bari.
Quasi sempre le Confraternite più numerose sono proprio quelle legate
alla Settimana Santa e si può dire che in alcune città non c’è famiglia nella
quale non vi sia un confratello; da ciò si può ben comprendere come siano
radicate nei pugliesi le tradizioni di questo particolare periodo dell’anno.
Le Confraternite che organizzano i riti della Settimana Santa sono,
tra l’altro, anche le più antiche.
Alcune sono state fondate addirittura nella metà del XIII secolo,
molto prima quindi della Controriforma seguita al Concilio di Trento, svoltosi
tra il 1545 e il 1563, che ebbe una azione moralizzatrice sui riti della
Settimana Santa mettendo al bando le “sacre
rappresentazioni”, manifestazioni di devozione popolare consistenti nella
recitazione, in forma di quadri teatrali in movimento, dei testi evangelici,
primo fra tutti quelli della Passione di Gesù. Queste “performances” recitative, che solitamente si svolgevano sui
sagrati delle chiese, erano anche chiamate “Misteri”.
Le “sacre rappresentazioni”
furono quindi sostituite dalle processioni organizzate dalle Confraternite in
cui i “Misteri” erano però non più
persone nel ruolo di attori, ma statue raffiguranti Gesù Cristo, la Madonna
Addolorata e i vari personaggi della Passione.
Ciò accadde soprattutto nell’Italia meridionale ed il protagonismo delle
Confraternite pugliesi durante la Settimana Santa ne costituisce la odierna
continuità.
Molti sodalizi confraternali hanno specificità e caratteristiche derivanti
dal nome o dal titolo. E’ evidente come le Confraternite sotto il titolo della
Morte, per esempio, siano organizzatrici di processioni nei giorni precedenti
la Pasqua (Cerignola, Molfetta, Oria, San Nicandro Garganico, San Severo), così
come lo sono quelle del Suffragio (Bitonto,
Ruvo di Puglia) o come le processioni dei Misteri nella provincia di
Taranto vedano protagoniste le Confraternite della Madonna del Carmine.
Molto diffuse sono poi le Confraternite dedicate alla Madonna
Addolorata (Andria, Bisceglie, Carbonara di Bari, Cerignola, Taranto, Trani,
Valenzano).
Ci sono alcuni oggetti che contraddistinguono anche geograficamente le
Confraternite: uno per tutti la “troccola”,
tipica dei sodalizi della provincia di Taranto e poco usata, ad esempio, nella
provincia di Bari.
Chi pensa comunque che le Confraternite esistano solo per perpetuare
tradizioni popolari, pur belle dal punto di vista estetico ma prive di valenza cristiana
intesa in senso più ampio, è in errore; esse non sono costituite da laici impegnanti
solo nelle attività liturgiche o a difesa delle tradizioni cultuali locali.
Alcune Confraternite prevedono nel loro Regolamento opere di carità
come quella che l’Arciconfraternita di S. Stefano svolge a Molfetta attraverso
l’organismo della “Bontà di S. Stefano”,
che si occupa di assistenza ai bisognosi. Altre invece, oltre alle opere
assistenziali, svolgono anche attività filantropiche e di promozione umana come
la Confraternita della Addolorata di Taranto con il premio “Cuore
di Donna”, assegnato annualmente ad una donna tarantina particolarmente
distintasi per abnegazione verso il prossimo e
giunto ormai alla diciottesima edizione.
Le Confraternite pugliesi, grazie al grande lavoro compiuto negli
ultimi anni nelle diverse diocesi, sono quindi molto attive anche nelle
parrocchie e, compatibilmente con le loro possibilità economiche, nelle opere
di sostegno ai più deboli, nonché nella catechesi rivolta ai loro iscritti.
A motivo di ciò si può dire quindi che la Settimana Santa in Puglia non
è assolutamente spettacolarizzazione dell’evento pasquale, ma spontanea e non
costruita manifestazione di “pietas” popolare, quindi autentica testimonianza di fede,
garanzia di continuità nel tempo e strumento di diffusione del messaggio evangelico.
dott. Francesco Stanzione
(cliccare sulla foto per accedere al sito)
- Foto tratta dal sito Settimana Santa in Puglia.